Nel libro “Shades of Blue” parliamo del futuro del lavoro grazie a micro software personalizzati con l’AI
Il progresso tecnologico sta portando tantissimi cambiamenti nel nostro modo di approcciare il lavoro. Grazie alla spinta delle intelligenze artificiali le aziende possono oggi permettersi di investire su software su misura che rispondono a problemi specifici del singolo.
Stiamo andando verso un nuovo modo di concepire il lavoro, in cui saremo dotati di uno o più “colleghi digitali”, capaci di essere istruiti su compiti specifici. La rivoluzione viaggia parallela sia nel mondo dei lavori d’intelletto che nel panorama industriale.
Cloud, IoT, Intelligenza Artificiale, robotica: è la combinazione di diverse tecnologie a creare la vera innovazione “personalizzata”.
Ci siamo divertiti ad approfondire questi temi nel libro Shades of Blue, presentato in occasione del Summit 2025 di ITIR – Institute for Transformative Innovation Research. Nel volume edito da McGraw Hill, che ha ospitato i contributi di ricercatori, CEO, innovatori, abbiamo portato la nostra visione in un capitolo intitolato “Verso nuovi copiloti: AI, GPTs, microservizi e Robotica per costruire il collega digitale di ogni lavoratore”. Abbiamo raccolto in questo articolo i punti principali della nostra riflessione:
- AI, software su misura e il ruolo del cloud computing
- Creare micro software su misura con l’AI: vantaggi
- Perché l’infrastruttura cloud è un elemento fondamentale del software personalizzato
- La competitività delle aziende nell’era dei software aziendali personalizzati
AI, software su misura e il ruolo del cloud computing
Il boom dell’intelligenza artificiale è stato possibile grazie a tre componenti fondamentali: il software, i dati su cui fare training e l’infrastruttura su cui appoggiarsi.
L’impatto di questa tecnologia sulla personalizzazione dei software sarà dirompente. Come ha fatto notare anche Lee Robinson, VP of Product di Vercel, il personal computer ha sempre avuto ben poco di personale, fatta eccezione per la componente hardware. Tutto ciò che riguardava la parte software seguiva un approccio standardizzato. Anche le più note suite per l’ufficio, se ci pensiamo, racchiudono una molteplicità di funzioni che la maggior parte di noi utilizza solo in una minima percentuale. Con l’arrivo dell’AI integrata nel software siamo finalmente in grado di personalizzare le funzionalità dello strumento per specifiche esigenze. Il tutto, senza bisogno di possedere competenze di software development. Oggi, grazie alla maturità del cloud computing, l’AI è diventata accessibile a tutti. Questa tecnologia fornisce l’infrastruttura flessibile e scalabile necessaria per gestire grandi quantità di dati in modo sicuro ed efficiente, rendendo possibili applicazioni di AI su larga scala.
Creare micro software su misura con l’AI: vantaggi
L’organizzazione del lavoro, il lavoro ibrido, la costruzione di carriere sempre più personalizzate e la valorizzazione delle diversità: tutto in azienda spinge verso una iper-personalizzazione del proprio rapporto con la produttività. E’ così che ha avuto inizio l’epoca dei copiloti: entità tecnologiche in grado di affiancarsi e lavorare come veri e propri colleghi.
Oggi, l’intelligenza artificiale generativa può rendere potenzialmente ognuno di noi – non solo gli sviluppatori – in grado di creare software personalizzati o applicazioni ad uso interno per una singola funzione. Fino ad oggi, tool come Excel richiedevano una buona conoscenza delle funzioni dello strumento. Ora il nuovo paradigma offre la possibilità di ottenere output simili senza conoscere i passaggi tecnici intermedi.
Grazie ai GPT gli utenti possono creare prompt per affrontare problemi specifici e condividerli facilmente con colleghi, collaboratori o altre imprese.
Se, da una parte, il grande vantaggio di questa tecnologia sta nella possibilità di adattarsi ad infiniti contesti e variabili, il tasso di adozione resta basso. Molte aziende faticano a capire come sfruttare lo strumento per l’automazione di processi aziendali specifici.
La chiave, come sempre, sarà nella formazione di competenze che oggi possono arrivare facilmente alla portata di tutti.
Un operaio adeguatamente formato, ad esempio, potrebbe istruire il macchinario aziendale con cui lavora ad eseguire una certa funzione, richiesta in un particolare momento della produzione: una modifica per ottenere una caratteristica di prodotto più in linea con una domanda di mercato mutevole; un intervento di manutenzione programmato in corrispondenza di determinati parametri o nuove leggi. E così via.
Perché l’infrastruttura cloud è un elemento fondamentale del software personalizzato
I copiloti sono delle micro soluzioni, che si adattano alle diverse necessità come mai prima d’ora e che imparano dal contesto. Per renderli efficaci servono quindi micro strutture personalizzate, che si adattano alle tante esigenze, garantendo al contempo la sicurezza richiesta. A fronte di un bisogno di personalizzazione del software sempre più marcata e profilata su singole funzioni, l’infrastruttura deve poter essere attivata, configurata e gestita in pochi click, per accelerare il go-to-market del prodotto digitale realizzato. Questo vale sia che il progetto vada effettivamente sul mercato, sia che si tratti dello sviluppo di tool interni per favorire l’automazione aziendale di specifici processi.
Una spinta a questo modello arriva dalle architetture serverless. Si tratta di soluzioni cloud pronte all’uso che permettono di appoggiare una componente software o una componente hardware, senza preoccuparsi delle logiche infrastrutturali sottostanti.
Adottando l’approccio serverless, le aziende possono sviluppare microservizi per le diverse funzionalità richieste dai dipartimenti, collegarli fra di loro per erogare un servizio più complesso ed espanderli solo all’effettivo bisogno. Inoltre, non devono dimensionarsi a priori tecnologicamente ed economicamente per supportare la propria operatività e possono scalare velocemente solo quando necessario.
La competitività delle aziende nell’era dei software aziendali personalizzati
Oggi più che mai è necessario investire in nuove competenze e incoraggiare le persone all’uso di nuovi copiloti potenziati dall’AI per i propri specifici bisogni di produttività. Un po’ come assumere una persona poliedrica, fornirle obiettivi e stimoli corretti, e lasciare che dimostri tutte le sue potenzialità. Allo stesso modo, possiamo vedere l’intelligenza artificiale come un “collega digitale” che ci offrirà micro-soluzioni software su misura, sulla base di singole funzioni che dobbiamo svolgere. Il salto di competitività sarà enorme.


